In questo articolo vediamo in quale modo il trattamento osteopatico viene in aiuto nei casi di sciatica, sia da irritazione primaria del nervo sciatico sia da compressione del nervo a livello delle vertebre lombari. Abbiamo già visto in articoli precedenti come il trattamento osteopatico sia utile nella gesione del dolore lombare cronico.
La radicolopatia lombare è caratterizzata da dolore lombare con irradiazione in un’area della gamba tipicamente servita da una radice del nervo spinale lombare o sacrale. Il problema è comunemente causato da condizioni degenerative, come un’ernia del disco o una stenosi spinale lombare, e si verifica in circa il 3-5% della popolazione, con circa il 10-25% delle persone colpite che presentano una ricorrenza dei sintomi che di solito persistono per più di tre mesi. Gli studi indicano che la gestione conservativa della cosiddetta sciatica dovrebbe essere sempre tentata per prima in assenza di peggioramento dei segni neurologici, e solo dopo optare per la chirurgia.
Sulla base di questo molte forme di cura conservativa, inclusa la terapia manuale, sono state sviluppate e studiate nella gestione della sciatica; inoltre, le linee guida internazionali e le revisioni sistematiche su questo argomento indicano che le tecniche di terapia manuale sono efficaci sia per il dolore a breve che a lungo termine e per la gestione della disabilità in pazienti con sintomi agli arti inferiori legati alla schiena. Nonostante ciò, non esistono linee guida standardizzate per tecniche di terapia manuale appropriate che comprendano gli interventi più efficaci per gli individui con radicolopatia lombare, suggerendo che sono necessarie più opzioni di trattamento.
Uno studio recente ha studiato l’effetto di due tecniche di terapia manuale nella gestione della radicolopatia lombare: la prima prevede la mobilizzazione della colonna lombare e della radice nervosa mentre la seconda prevede l’inibizione progressiva delle strutture neuromuscolari. I risultati hanno mostrato che la terapia combinata delle due tecniche insieme a un programma strutturato di esercizi a casa siano più efficaci rispetto all’applicazione delle sole tecniche individuali nella gestione di individui con radicolopatia lombare secondaria a ernia del disco.