L’osteopata e i neonati

La nascita di una nuova vita fa risuonare dentro di noi quella scintilla di immortalità di cui siamo plasmati; è lo spartiacque nella vita di un genitore, che sente dentro di sé la gioia e la responsabilità di quella vita che gli viene affidata.

Dapprima come desiderio, poi come dolce conoscenza ognuno dell’altro, infine potente manifestazione al termine della gravidanza, numerose sono le sensazioni che ogni madre vive in questa fase della propria vita. E’ lei, prima di ogni altro, la dea che accoglie, nutre e cresce amorevolmente la nuova creatura.

Dal punto di vista medico diverse figure accompagnano la madre prima, durante e dopo la gravidanza: il ginecologo, l’ostetrica, il pediatra, ecc, ognuno dei quali ha un ruolo importante per la cura del nascituro; allora, cosa può fare l’osteopatia? Perchè può essere utile portare il proprio bimbo dall’osteopata?

I motivi di consulto più frequenti sono i disturbi dell’apparato gastro-intestinale (coliche, stitichezza, rigurgiti…), dell’apparato ORL (difficoltà di suzione, otiti ricorrenti….), della sfera craniale (plagiocefalia e asimmetrie craniche in genere), dell’apparato osteo-articolare (torcicollo miogeno, asimmetrie degli arti, ecc).

L’osteopata non guarisce da questi disturbi, ma agisce secondo Natura per riportare in equilibrio i vari sistemi (articolare, muscolare, fasciale, endocrino, neurologico, immunitario, ormonale…); favorisce il ritorno all’omeoresi, cioè all’equilibrio dinamico che è alla base della salute del corpo umano. Lo fa attraverso il tocco manuale, il contatto cosciente e informativo verso i tessuti corporei.

Il trattamento non viene fatto mai in opposizione al bambino, ma in armonia donando quello che il bambino può ricevere in quel momento, con la presenza della madre che diventa parte attiva della salute del proprio figlio.