Lesioni nervose nei traumi di caviglia

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Vediamo in questo articolo un approfondimento sulle lesioni nervose nei traumi di caviglia, in particolare ai nervi peroneali.

In un evento distorsivo alla caviglia si possono produrre lesioni che riguardano varie strutture, tra le quali:

  • ossa
  • legamenti
  • tendini muscolari
  • vasi arteriosi o venosi
  • nervi periferici

Proprio di questi ultimi ci occupiamo in questo articolo.

Quando il movimento distorsivo è un trauma con impatto sul collo del piede associato ad un’iperflessione plantare si può incorrere in una lesione nervosa di uno o più rami presenti nella regione anteriore della gamba, che hanno un origine comune alla testa del perone e che rappresentano le branche terminali del nervo peroneo comune. Questo nervo si divide in due terminazioni: il nervo peroneo superficiale e il nervo peroneo profondo. Il primo si trova nella loggia laterale ed innerva i muscoli peronieri lungo e breve, il secondo si trova nella loggia mediale e si occupa dei muscoli tibiale anteriore, estensore lungo delle dita, estensore lungo dell’alluce e peroneo terzo.

Quando si verifica un trauma in cui c’è un deficit della conduzione nervosa senza interruzione nelle fibre dell’assone (neuroaprassia) si possono avere:

  • sintomi sensitivi: perdita di sensibilità nella regione anteriore di gamba e piede, sensazione di formicolio, fitte nevralgiche
  • sintomi motori: perdita di forza nei muscoli della gamba, incapacità di fare alcuni movimenti del piede o delle dita

Qualora gli esami di radiologia non rilevino danni alla struttura nervosa e il medico (ortopedico, neurologo) escluda un approccio chirurgico si può optare per un trattamento conservativo. In quest’ottica l’osteopatia può fornire un valido aiuto valutando, senza perdere di vista l’unitarietà del paziente, alcune aree specifiche, ad esempio:

  • mobilità delle articolazioni di piede e caviglia
  • disfunzioni intraossee della tibia
  • disfunzioni della membrana interossea e delle aponevrosi della gamba
  • mobilità di perone, tibia, femore
  • mobilità del complesso iliaco, sacro, lombare

Si potranno applicare inoltre delle tecniche specifiche di liberazione del decorso delle strutture nervose. Lo scopo finale è ripristinare un ambiente più funzionale possibile atto a sostenere i processi di riparazione intrinseci del corpo.

Puoi trovare qui ulteriori informazioni sul lavoro diretto alle strutture nervose anche in altri distretti corporei. Buona lettura!