Torniamo a parlare del trattamento osteopatico dei neonati nel primo anno di vita. L’Oganizzazione Mondiale della Sanità nel 2010 affermava che “un numero crescente di pazienti sta cercando di accedere all’assistenza sanitaria osteopatica e più paesi stanno ora riconoscendo la medicina manipolativa osteopatica (OMM) all’interno dei loro sistemi sanitari nazionali e normativi”. D’altro canto, gli autori di un’analisi sistematica sulla rivista Pediatrics nel 2013 hanno affermato che “l’efficacia del trattamento di manipolazione osteopatica (OMT) per le condizioni pediatriche non è stata dimostrata. La scarsa qualità metodologica e la scarsità degli studi primari sono notevoli. Fino a quando tali dati non saranno disponibili, l’OMT non può essere considerata una terapia efficace per le condizioni pediatriche e gli osteopati non dovrebbero affermare diversamente”.
L’Accademia tedesca di osteopatia (AFO), il cui scopo è promuovere, creare e pubblicare ricerche scientifiche sull’osteopatia basate sull’evidenza, ha quindi posto il tema del trattamento osteopatico dei bambini in cima alla sua agenda di ricerca nel 2016. Innanzitutto il termine “neonati” manca di una definizione autorevole per quanto riguarda l’esatta fascia di età. L’AFO ha considerato i neonati in questo contesto come neonati e bambini fino a 1 anno di età, e questa definizione è stata utilizzata per lo “studio OSTINF” (acronimo di Osteopathic Treatment of Infants).
In questo studio è stata valutata l’efficacia del trattamento osteopatico dei neonati nel primo anno di vita prendendo in considerazione cinque condizioni cliniche che sono frequenti motivi di consulto ostepatico:
- asimmetria posturale del neonato
- asimmetria del cranio
- pianto eccessivo
- disturbi nell’alimentazione (allattamento, rigurgiti, coliche)
- disturbi del sonno.
Diverse sono le conclusioni che ne sono state tratte, a partire dal fatto che sembra esserci una domanda notevolmente elevata tra i genitori per il trattamento osteopatico dei bambini in Germania, il che potrebbe indicare che i risultati percepiti insoddisfacenti delle opzioni di cura convenzionali per questi problemi non sono rari. Una piccola serie di sessioni osteopatiche eseguite da osteopati ben istruiti con istruzione post-laurea specifica è stata associata a marcati cambiamenti positivi nella gravità dei 5 principali disturbi dell’infanzia identificati dai genitori contribuendo a diminuire la loro angoscia.
L’osservazione prospettica di una terapia come eseguita in questo studio non pretende di stabilire la causalità tra un intervento e gli effetti tempestivi associati in senso stretto, né di derivarne una stima quantitativa dell’effetto del trattamento osteopatico sui neonati. Può, tuttavia, dato il gran numero di partecipanti (questo sembra essere ancora uno dei più grandi studi osservazionali sull’argomento nel mondo), produrre risultati qualitativamente utili.
Puoi trovare altre informazioni sul trattamento ostepatico in età evolutiva in questi due miei articoli precedenti, sul ruolo dell’osteopatia in pediatria e sulla disfunzione cranica di plagiocefalia. Buona lettura!