Vediamo in questa seconda parte dedicata all’argomento ‘pancia gonfia’ come funziona la fisiologia di quella parte dell’intestino tenue chiamata digiuno; ricordiamo che il digiuno si trova tra il duodeno e l’ileo ed è quella parte del tubo digerente che ha la massima qualità assorbente gassosa.
Il processo di attivazione lo dividiamo in due parti:
- nella prima fase (fase attiva) il digiuno assorbe in maniera eccellente e il ventre è sgonfio, piatto
- nella seconda fase (fase vagotonica) il digiuno diminuisce la sua funzione e si avrà la pancia gonfia
La percezione che conduce alla prima fase ha due sfumature:
- il mio nutrimento non è sano, c’è qualcosa che non va nel cibo che mangio, non mangio abbastanza bene
- vivo una situazione in cui ho necessità di starci, ma non mi va, è un’imposizione indigesta
Quando la persona sta vivendo una situazione indigesta, il suo sistema percettivo attiva un’area cerebrale che si trova nel tronco encefalico, che istantaneamente attiva il digiuno e lo porta nella prima fase, senza sintomi; quando la percezione cambia, perchè la situazione è cambiata o perchè c’è un ‘alleggerimento’ della stessa il digiuno entra nella seconda fase, sintomatica, in cui avremo ridotto assorbimento di gas e vedremo la pancia gonfia.
E’ interessante notare che se quando rilascio quella situazione ‘indigesta’ assumo un cibo al quale associo il gonfiore, ogni qualvolta mangerò quel cibo avrò nuovamente la pancia gonfia e questo rafforzerà in me l’idea che quel cibo non è sano.
Ti lascio qui il link alla prima parte dell’argomento. Buona lettura!