In questo articolo parliamo del dolore di schiena nelle donne in gravidanza: dal punto di vista posturale si assiste ad un cambiamento nella statica corporea con un aumento progressivo della cifosi dorsale e della lordosi lombare; il bacino si inclina anteriormente, sia per l’ipertonia del muscolo ileo-psoas che per lo spostamento del centro di gravità, associati ad un rilasciamento dei muscoli della parete addominale.
Normalmente assistiamo ad un aumento della lassità tissutale: questo sembra essere correlato all’impregnazione ormonale che modifica il tessuto connettivo e gli permette di adattarsi ai cambiamenti strutturali in corso e a prepararsi per il parto.
Questi fattori possono portare ad una irritazione dei nervi lombari e sacrali, con la comparsa di dolore nella parte bassa della schiena, talvolta irradiato alle gambe; fatto più evidente a partire dal 5°-6° di gravidanza.
In questi casi, dopo attenta anamnesi che permette di raccogliere i dati clinici rilevanti della paziente, l’osteopata rivolge la sua attenzione:
- alla sfera viscerale: si tratta di valutare il rapporto tra i tessuti molli addominali e le porzioni ossee, permettendo la migliore mobilità dell’utero, riequilibrando i legamenti che lo fissano alla schiena e al bacino;
- alla sfera strutturale: si tratta di valutare la mobilità del bacino, del sacro e della colonna, aiutando il rilasciamento delle tensioni muscolari.
In questo modo le strutture vascolo-nervose della colonna vertebrale troveranno una qualità tissutale soddisfacente tali da non dare più sintomi e permettere alla donna in gravidanza di potersi preparare al meglio ad accogliere la nuova vita che porta in grembo.
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