La malattia (mal-adie) ovvero “il male ha detto”

Perchè ci ammaliamo? Perchè ho un dolore? Perchè proprio a me? Potrà tornare di nuovo?

Sono domande che noi tutti ci poniamo, restando talvolta disorientati e impauriti di fronte all’ineluttabile fatto che la malattia prima o poi possa colpirci; ci sentiamo privi di qualsiasi arma per fronteggiare questo nemico, speriamo di avere dei farmaci che ci possano guarire, il medico che abbia la soluzione giusta, nella speranza che questa evenienza non si ripeta mai più.

Spesso la visione che abbiamo della malattia è di una cosa solamente negativa, del tutto casuale, che ci disturba e della quale vogliamo al più presto liberarci; un qualcosa che ci capita tra capo e collo di cui non capiamo le cause. Più spesso ci diamo queste spiegazioni: la genetica o la familiarità (“anche i miei genitori, nonni, ecc….hanno avuto questa cosa e quindi è normale che anch’io ce l’abbia, non posso farci niente), gli agenti atmosferici (freddo, caldo, aria, acqua, umidità), agenti patogeni (virus intestinali, sistema immunitario debole). Per farla breve: cause ESTERNE a noi, contro le quali nulla possiamo se non subirle e sperare che non colpiscano proprio noi.

E se….non fosse esattamente così, ma che noi stessi avessimo un ruolo fondamentale nella manifestazione di un sintomo, e che questo stesse li davanti a noi per dirci qualcosa? Che anzi fosse il risultato di un processo assolutamente (bio)logico, e che fosse stato inserito nel nostro software in milioni di anni di evoluzione per garantirci la sopravvivenza? Potremmo iniziare a riflettere che ogni singola manifestazione del nostro corpo non ha niente a che vedere con l’essere “benigna” o “maligna”, ma trova una precisa collocazione all’interno di un processo il cui scopo è riportarci all’omeostasi (equilibrio).

Per fare questo iniziamo a cercare le cause INTERNE dei nostri disturbi, cerchiamo di capire che il nostro vissuto, la nostra percezione delle cose che ci accadono, degli eventi che viviamo ogni giorno sono in grado di modulare la produzione ormonale e di sostanze chimiche nel nostro corpo fino a portare alla manifestazione di un sintomo (dolore, infiammazione, ecc), e che ogni singolo sintomo ha un preciso senso d’essere per riportare le strutture allo stato di normalità.

La natura ha previsto per gli animali due comportamenti di fronte ad una situazione di disagio/pericolo: la fuga o l’attacco; l’uomo spesso cosa fa? Rimane immobile e reitera continuamente dei modi di affrontare una situazione che lo fa ammalare. E qui il messaggio che il corpo da è questo: cambia, perchè il tuo comportamento non è in sintonia con quanto la natura ha previsto per l’uomo nel corso della sua evoluzione.

Dunque lo stato di salute dipende in gran parte dalle nostre scelte.