La cefalea: quanto è diffusa e come curarla

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Soffri di mal di testa e cefalea? Vale a dire di quel dolore spesso a partenza cervicale che si irradia alla nuca, alla fronte, a volte agli occhi? Che ti costringe a stenderti a letto, spesso al buio, e che non ti da tregua se non prendi qualche farmaco?

Sei in buona compagnia: in Italia quasi 8 persone su 10 hanno avuto almeno un episodio di mal di testa nell’ultimo anno; gli approcci a questo disturbo si possono dividere in farmacologici e non farmacologici. Questi ultimi sono utili per prevenire l’abuso di farmaci, i loro effetti collaterali e le interazioni sfavorevoli con eventuali altri farmaci assunti per altre patologie.

Le diverse denominazioni cliniche del mal di testa (cefalea tensiva, emicrania…) sono considerate l’espressione di un diverso grado di sensibilizzazione nel nucleo caudale trigeminale indotto da un alterazione del nervo trigemino.

Una review pubblicata sul ‘Frontiers in neurology’ nel 2018 ha concluso che il trattamento manuale delle zone di tensione muscolari a livello della testa e del collo può ridurre la frequenza, la durata e l’intensità degli episodi di cefalea muscolo-tensiva e emicrania.

Un’altra review del 2019 pubblicata sulla rivista ‘Headache’ ha concluso che la manipolazione vertebrale può essere un approccio efficace per ridurre la durata degli episodi di emicrania e l’intensità del dolore e la frequenza.

L’approccio osteopatico considera ogni struttura correlata alle altre e cerca, con opportuni aggiustamenti, di riequilibrare i sistemi che sono in disfunzione: nei casi di mal di testa si valuterà, dopo attenta anamnesi che escluda il trattamento, quali zone del corpo sono disarmoniche, rigide, poco mobili e verranno effettuate le tecniche necessarie a riportare il corpo in equilibrio.

Particolare attenzione verrà posta sulla colonna vertebrale, sulla regione cervicale e sul cranio: nella pratica clinica è soprattutto la zona cervicale alta ad essere in disfunzione, una zona che anatomicamente vede l’emergere di strutture nervose che si dirigono verso la testa.

Nel trattamento del mal di testa sarà importante poi capire quali elementi lo fanno manifestare e con quali modalità: questo permetterà di ridurre le recidive e di darne un senso biologico.