L’approccio osteopatico nel dolore dell’anca

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Vediamo in questo articolo l’approccio osteopatico nel dolore dell’anca.

L’anca è il luogo dove l’arto inferiore si congiunge con il tronco: è formata dall’articolazione coxo-femorale e dalle parti molli che la circondano.

In ambito osteopatico individuiamo tre regioni importanti di trattamento:

  • la regione glutea, situata posteriormente
  • la regione inguino-femorale, situata anteriormente
  • la regione otturatoria, situata medialmente

Di ogni regione l’osteopata indaga lo stato:

  • delle strutture ossee quali il femore, l’osso iliaco, il sacro e la colonna lombare
  • dei muscoli quali i glutei, il piriforme, gli adduttori, il quadricipite, il tensore della fascia lata, ecc
  • dei nervi sciatico, femorale e delle loro terminazioni
  • dei vasi sanguigni al passaggio sotto il legamento inguinale

valutandone la morfologia, la mobilità e, qualora questa sia limitata, mettendo in atto quelle manovre necessarie per il ripristino dell’equilibrio tessutale.

In ogni caso verrà posta particolare attenzione a tutto l’arto inferiore (caviglia, ginocchio, ecc) e ai collegamenti dell’articolazione coxo-femorale con la colonna e l’addome (rapporti somato-viscerali).

Se il paziente sente il desiderio di conoscere la causa del suo dolore si potrà andare ad osservare quali meccanismi attivano l’articolazione dell’anca e come evolvono, ricordando che la percezione profonda dell’apparato muscolo-scheletrico sta nel senso di inadeguatezza, di svalutazione, del ‘non riuscire a’, declinato in maniera precisa per ogni singola parte del corpo.

Ti invito, per aiutarti nella comprensione, alla lettura di questo articolo. A presto!