Questo articolo pone l’accento sull’utilità dell’inclusione del trattamento osteopatico nella gestione del dolore cronico. Il dolore cronico può interessare diverse zone del corpo, tra cui la schiena lombare e il collo, dare sintomi quali ad esempio emicrania e fibromialgia. Negli Stati Unuti i dati del National Health Interview Survey nel 2019 hanno mostrato che il 20,4% degli adulti aveva dolore cronico e il 7,4% degli adulti aveva dolore cronico che spesso limitava la vita o le attività lavorative degli ultimi tre mesi.
Il National Institute of Health americano definisce il mal di schiena cronico come quel dolore che dura da più di 12 settimane, anche dopo che la lesione iniziale o la causa del dolore acuto è stata trattata, e ha riferito che il 20% dei pazienti con lombalgia acuta (LBP) sviluppa lombalgia cronica (cLBP). Il dolore cronico è una delle principali cause di disabilità negli Stati Uniti ed è un importante contributo ai costi sanitari, ma la situazione non è poi molto diversa in Italia. Il Center for Deasise Control ha precedentemente pubblicato una linea guida per la gestione del dolore cronico, citando i milioni di adulti negli Stati Uniti a cui vengono prescritti oppioidi per il dolore cronico. Nel contesto della crisi degli oppiacei, è essenziale studiare metodi non farmacologici di riduzione del dolore.
Il trattamento manipolativo osteopatico (OMT) si concentra sulla cura centrata sul paziente e utilizza diagnosi e trattamenti pratici radicati in una profonda comprensione dell’anatomia e della fisiologia. La medicina osteopatica pone l’accento sulla “valutazione non solo della regione dolente del paziente, ma anche della ‘persona che soffre’”. Il trattamento osteopatico offre un’opportunità unica per il trattamento del dolore cronico. Tuttavia, poche linee guida per la gestione del dolore cronico presentate dalle principali società mediche includono l’osteopatia come raccomandazione per la gestione non farmacologica del dolore cronico.
Uno studio del 2021 ha condotto una revisione sistematica della letteratura concentrandosi sull’efficacia dell’uso di varie forme di trattamento osteopatico per trattare le condizioni di dolore cronico attraverso i suoi effetti sul dolore, sullo stato funzionale e sull’uso di farmaci, dimostrando che i benefici del trattamento osteopatico forniscono prove per l’inclusione in future linee guida incentrate sulla gestione del dolore cronico.
Se vuoi approfondire questo argomento ti ricordo che ho già mostrato in un paio di articoli precedenti, sulla cefalea e sul dolore cevicale, come il trattamento osteopatico possa ridurre il dolore e consentire ai tessuti una riparazione più efficace, migliorando il recupero funzionale.